
Una domenica bestiale per l’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol. Tre atleti coinvolti nelle cadute del Trofeo Piva numero 76: Raffaele Mosca, Luca Fraticelli e Tommaso Bambagioni. Ripartono tutti, dopo 45 minuti di sosta della corsa perché non ci sono i due medici che hanno assistito i feriti. Quindi non c’erano più ambulanze. Il primo arrivato dell’Uct è Simone Griggion 24° a 34” da Filippo Turconi.
RAFFAELE MOSCA FINISCE ALL’OSPEDALE PER LA FERITA RIPORTATA NELLA CADUTA
Ma il risultato eclatante è di Raffaele Mosca. Ha terminato la corsa 36° a 54” come un eroe dal vincitore nonostante abbia riportato una ferita lacero-contusa alla gamba sinistra. Ma la sua gara non è finita quando ha passato il traguardo. La corsa è finita all’ospedale di Conegliano dove i medici gli hanno applicato sei punti di sutura. Una corsa davvero sfortunata per l’atleta di Todi. Lo scorso anno è stato male in gara e nonostante ciò e arrivato 14°.
ANCHE TOMMASO BAMBAGIONI E LUCA FRATICELLI SONO CADUTI
Tommaso Bambagioni ha riportato un trauma alla mano sinistra, Luca Fraticelli una botta alla natica destra che sembra abbia bene visto che si è lanciato all’inseguimento dei primi. È stato ripreso dal gruppo sul Combai. Adesso è a casa sua, a Fano. Ha finito la corsa anche il bresciano Riccardo Perani. Tutti da rivedere per le internazionali che hanno da venire, il Città di San Vendemiano domenica prossima, il Giro del Belvedere lunedì di Pasqua e il Gran Premio del Recioto il giorno dopo.
IL RICORDO DI SIMONE MORO
Dopo aver ricordato con commozione Simone Moro, scomparso lo scorso agosto (al Piva del 2018 scattò col dorsale n°1), la corsa organizzata dall’Ac Col San Martino presieduta da Mario De Rosso con a fianco Daniel Frezza e una marea di collaboratori, è stata animata in buona parte da una fuga di 6 corridori, con uno scatenato Riccardo Lorello (Team Hopplà), rimasto solo per diversi chilometri, Luca Laguardia (Aran Cucine Vejus), José Maria Alcocer Castillo (A.R. Monex), Jakob Sertic (KTM Graz), Noah Hollamby (Martigues Payden&Rygel), Daniil Kazakov (PC Baix Ebre Tortosa), inseguiti da Domen Oblak (Pogi Team Gusto Ljubljana) e Gianluigi Scibilia (Team Bike Sicilia).
I FUGGITIVI RIPRESI SUBITO DOPO LA PRIMA SCALATA AL SAN VIGILIO
Tutti i fuggitivi sono stati ripresi a circa 40 km dall’arrivo, subito dopo il primo transito in cima al Muro di San Vigilio. Col gruppo ancora forte di circa 50 corridori, l’azione decisiva è nata poco prima dell’inizio dell’ultima (delle otto scalate al Combai, a circa 15 km dall’arrivo, quando sono evasi Lorenzo Masciarelli (MBH Bank Ballan Csb), Kevin Biehl (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Duarte Marivoet (UAE Team Emirates GenZ) e Filippo Turconi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). I 4 sono arrivati a guadagnare fino a 40” sul grosso del gruppo, approcciando l’ultimo Muro di San Vigilio a ridosso del traguardo con ancora 30 secondi.
SUL SAN VIGILIO VANNO VIA TURCONI E MARIOVET
Sul San Vigilio Marivoet e Turconi hanno fatto la differenza, ma è stato il varesino della squadra dei Reverberi a cambiare ulteriormente marcia e guadagnare quanto basta per arrivare al traguardo di Col San Martino di Via Treviset in solitaria, a braccia alzate. Dietro Marivoet si è preso il 2° posto mentre il gruppo, ripresi Masciarelli e Biehl, si è giocato il 3° posto, con Cesar Macias (Petrolike) che ha regolato un drappello allungato di circa 15 unità.
TUTTE LE FOTO DEL TROFEO PIVA
IL VIDEO DELL’ARRIVO DI EDI GRIGGION, PADRE DI SIMONE
IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE DELLA SQUADRA
LA RIUNIONE PRE-GARA, GLI ATLETI E I MEZZI