L’U.C. Trevigiani accompagna
La corsa di una delle società sportive più antiche d'Italia prosegue nel solco della tradizione e all'insegna delle novità del mondo delle due ruote. Con le sue oltre 500 vittorie, tra cui spiccano due campionati del mondo grazie a Francesco Chicchi (Zolder 2002, dilettanti su strada) ed Enrico Franzoi (Monopoli 2003, under 23 ciclocross) e i tre Giri d’Italia di Roberto Sgambelluri (1996), Raffaele Ferrara (2000) e Mattia Cattaneo (2011) ha segnato la carriera e la vita di tanti uomini di sport.
Francesco Chicchi
Zolder 2002, dilettanti su strada
Enrico Franzoi
Monopoli 2003, under 23 ciclocross
Tutto iniziò una fredda domenica di dicembre alla partenza di una ciclocampestre a Castelfranco Veneto quando Lazzaro Bortoletto, Giovanni Garatti e Francesco Zanchetta si presentarono ai nastri di partenza senza tessera.
«Quale società rappresentate?» fu chiesto dagli organizzatori.
«L’Unione Ciclisti Trevigiani» rispose per tutti Zanchetta.
Gareggiarono con una maglia color nero, con la scritta U.C.T. sul davanti.
Da quest’episodio è trascorso oltre un secolo, durante il quale l’UC Trevigiani è diventata un simbolo del pedale nazionale, tanto che ha ricevuto dal CONI i massimi riconoscimenti a cui una società sportiva può ambire: la Stella d’Oro nel 1967 e il Collare d’Oro nel 2014.
Oggi è una formazione Continental di valore internazionale che mira alla crescita dei giovani talenti, per prepararli al grande salto nel ciclismo professionistico World Tour.
Nel biennio 2019-2020 affianca come secondo nome la Sangemini Trevigiani Mg.Kvis presieduta da Demetrio Iommi e diretta da Angelo Baldini.
” U.C. Trevigiani è diventata un simbolo dello sport nazionale, tanto da ricevere dal CONI i massimi riconoscimenti a cui una società sportiva può ambire: la Stella d’Oro nel 1967 e il Collare d’Oro nel 2014.