GIRO DEL VENETO. FILIPPO ROCCHETTI: “GIRO TOSTO, MA POSSIAMO FARE BENE”. MATTEO BASEGGIO: “PARTO SEMPRE PER VINCERE”

By 24 Giugno 20242024

Finita la sbornia del tricolore? Non è nemmeno iniziata. Perché da domani a domenica c’è la 32esima edizione del Giro del Veneto organizzato dallo staff del vicentino Adriano Zambon. Il direttore sportivo Filippo Rocchetti chiede sempre il massimo dai suoi atleti e anche qui in Veneto, che corriamo in casa e davanti ai nostri sponsor, c’è da dare più energie possibile. “È un Giro misto – afferma Rocchetti – si va più su che giù. Matteo Baseggio e Riccardo Perani si occuperanno delle volate, Edoardo Zamperini della classifica e per tutti gli altri c’è spazio finché si vuole. C’è da stare attenti alla tappa di Chiampo e della penultima a Scomigo”. Filippo Rocchetti vinse il “17° Città di Conegliano” il 20 agosto 2017: secondo arrivò il veronese Alessandro Fedeli quell’anno con la Colpack, ex della Trevigiani. “C’è un finale in salita con il botto della tappa Ossario Pasubio l’ultimo giorno che può ribaltare classifica – spiega Filippo Rocchetti – e visto come è andata la situazione di domenica c’è da sperare con il campione italiano Edoardo Zamperini”.

Matteo Baseggio, visto com’è andata domenica nel tricolore élite dove ha vinto la maglia del traguardo volante Tommaso Cavorso, si sta specializzando nella classifica vinta l’anno scorso con la maglia gialla che ha portato fino al gran finale di Scomigo. “Come dagli ordini della squadra, mi sono occupato del traguardo volante – afferma Matteo Baseggio – eravamo in fila indiana, ho visto che nessuno partiva e allora ho preso io l’iniziativa. E mi è andata bene”. È stata una corsa durissima. “Sono partiti a blocco e hanno finito a blocco. A 60 chilometri dalla fine c’era Bettiol in fuga – spiega il 26enne di Romano d’Ezzelino – noi ci siamo in mostra anche con Matteo Zurlo che si è infilato in una fuga. Federico Guzzo è stato sfortunato. Ha forato ed ha cambiato due volte la bici ed è dovuto rientrare in gruppo con quella velocità che fanno i professionisti”.


Matteo è già pronto per il Giro. “Non parto mai per battuto – sentenzia Matteo Baseggio – senz’altro se non arriverà in volata, mi inventerò qualcosa. Non è detto che nella prima tappa con l’arrivo a Rosolina si arrivi allo sprint. È una zona di vento e se tira aria, senz’altro verrà fuori qualche gruppetto da ventaglio. Vorrei riconfermare la maglia gialla. Abbiamo il morale a mille per la vittoria del tricolore, quindi è una marcia in più”. Chi vivrà vedrà. Una curiosità: Matteo Baseggio fino all’ultima tappa di Scomigo aveva anche la maglia azzurra dell’Intergiro: gliela strappò Simone Piccolo che correva con l’Hopplà, l’ex nostro massaggiatore.


Nella foto in copertina l’abbraccio tra Filippo Rocchetti ed Edoardo Zamperini ed il presidente Ettore Renato Barzi e lo sponsor Vanni Soligo a Trissino. All’interno Matteo Baseggio in maglia gialla, con Luciano Marton, il padre Dino Baseggio e Mariano Gambaretto e Matteo Baseggio in maglia azzurra.